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Informazioni generali sul progetto "Narrazione delle pratiche didattiche"

Page history last edited by Gianni Marconato 12 years, 6 months ago

Mi potresti illustrare il progetto?

 

 

Un progetto di formazione

Questo è, prima di tutto, un progetto di formazione e sviluppo professionale per i membri del network ma è, anche, un progetto di ricerca.

Formazione e ricerca fatti, però, in modi inconsueti

Con il progetto ci si propone, infatti, di fare ricerca qualitativa (ad orientamento fenomenologico) con lo scopo di identificare “teorie” dell’insegnamento alle quali agganciare metodi e strumenti estraendole dalle pratiche reali, teorie “estratte” e non teorie “astratte”.

Si offre una “formazione continua” dell’insegnante fatta non attraverso formazione "formale" (corsi, letture) tipica di un approccio alla conoscenza di tipo deduttivo ma attraverso un approccio induttivo partendo dalla considerazione delle pratiche reali di insegnamento, il loro racconto in formato narrativo (storie) e il loro riesame. Si tratta di un approccio allo sviluppo professionale dell'insegnante che fa leva sulla riflessione intorno alla propria (ma anche altrui) pratica. Attraverso la narrazione l'insegnante "studia" sè stesso (non un libro) ed "insegna" a sè stesso (non "è insegnato" da terza persona). Ricerca e Formazione professionale conferiscono all’insegnamento dinamicità e apertura riparandola da standardizzazioni e da pratiche routinarie.

 

Le fasi del progetto

Il progetto si sviluppa concettualmente lungo tre tipi di attività

  1. la narrazione delle storie di didattica
  2. la loro rielaborazione riflessiva
  3. la costruzione di una knowledge base

 

Si inizierà con la raccolta di storie e questa fase continuerà (teoricamente) all'infinito nel senso che non ci sarà una data alla quale si chiuderà la fase di raccolta per inziare quella del loro riesame. Potendo accedere ad una raccolta di storie si avrà modo di pescare in un ampio repertorio di soluzioni possibile e si potrà avere accesso a sapere esemplare da contestualizzare. Leggere storie ci fare esperienza, ci fa pensare, arricchisce il repertorio dei nostri dispositivi didattici.

Si raccoglieranno storie e si procederà al loro riesamine nei tempi e nei modi che saranno comunicati di seguito. Rielaborare, estrarre significati, dispositivi, fare emergere macrotemi.

 

Mano a mano che si sistematizzeranno "conoscenze", questa saranno organizzate nella knowledge base (anche questa in fase di progettazione tecnica). Questa sarà organizzata in una antologia di storie, in un repertorio di dispositivi didattci estratti da quelle storie e, se ci potremo arrivare, in una raccolta di teorie didattiche. 

 

Chi gestisce il progetto

Il progetto viene gestito da un gruppo di membri del network che si sono resi disponibili, che si sono formati e che sono supervisionati da Giuseppe Tacconi.

L'attività viene svolta in collaborazione con l’Università di Verona, nella persona del Prof. Giuseppe Tacconi- CRED (Centro di Ricerca Educativa e Didattica). La struttura accademica offre al network il proprio supporto metodologico e scientifico per sostenere un progetto di sviluppo professionale degli insegnanti e partecipa a questa iniziativa nell'ambito delle proprie attività di ricerca pedagogica sulle metodologie qualitative  e a orientamento fenomenologico focalizzate sulla narrazione delle pratiche professionali. Si tratta, quindi, di un rapporto di reciprocità di interessi.

Qui puoi leggere i nomi delle persone, tutti membri del network, che fanno parte del team di gestione del progetto.

 

 

 

Narrare e descrivere

Narrare non è descrivere. 

La narrazione è l'azione vista da dentro. Narrando si fa emergere il buon insegnamento

Descrivere è l'azione vista da fuori.

Approfondimenti sul metodo narrativo e sulle sue differenze con quello descrittivo li potete trovare qui ( cercare e mettere link)

 

Cosa narrare

Narrate:

  • situazioni ed episodi della propria vita professionale
  • la relazione educativa: metodi e strategie dell’agire didattico
  • storie di empatia ma anche di conflitto"

Narrare quando se se ne sente il bisogno, narrare per chiarire a sé stessi l’andamento del proprio operato

 

Dovremo produrre "narrazioni"

  • che costruiscano l'esperienza
  • che trasferiscano l' esperienza
  • che rielaborino e ritrasformino l’esperienza attraverso l’osservazione
  • coraggiose/fedeli
  • che siano il riconoscimento dell’altro e del sè
  • che costruiscano una comunità
  • per lasciare traccia
  • che possano essere per sé strumento di ricerca
  • che uniscano il rigore scientifico del dire al coinvolgimento emotivo del raccontarsi

 

Come avviene l'apprendimento

Con questo approccio si apprende:

  • nel dare forma (narrativa) alla propria esperienza
  • nel rilfettere mentre si narra
  • nel riflettere da soli dopo aver narrato
  • nel riflettere in gruppo anche con il supporto di un "tecnico"
  • nel leggere le narrazioni (le esperienze) di altri
  • nel riflettere sulle narrazioni di altri 

 

 

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